La nostra formazione, che curiamo in modo continuo, ha radici profonde: attraverso gli studi e le esperienze abbiamo sviluppato delle competenze che tra loro sono interconnesse.
È attraverso esse che traiamo energia affinché sia disponibile per le persone che partecipano alle nostre attività.
“L’arte del pensiero sistemico consiste nel vedere la foresta là dove gli altri vedono solo un gran numero di alberi”. Peter Senge
Imparare a navigare la complessità è comprendere i meccanismi che regolano l’interazione tra gli elementi della realtà: questo è essenziale per scoprire le interconnessioni e i cicli di causa-effetto che sovrintendono alle relazioni tra gli eventi.
Riconoscere i “punti di leva” in un sistema complesso, come una città o un ecosistema, dove un piccolo spostamento di un dettaglio può provocare grandi cambiamenti in tutto il sistema, è uno degli obiettivi di chi pensa in modo sistemico.
La storia del pensiero sistemico e della scienza della complessità è assai… complessa. Nella mappa vedrai che in circa cinquant’anni sono state coinvolte tantissime discipline.
“La parola ecologia deriva dal greco oikos, che significa casa, e logos, che significa trattato o studio. Letteralmente, l’ecologia è lo studio della vita nella casa con particolare enfasi su tutte le relazioni o i modelli di relazione tra gli organismi ed il loro ambiente”. Eugene Pleasants Odum
Dobbiamo alla giovane scienza dell’ecologia la definizione di ecosistema, l’Insieme degli organismi viventi e della materia non vivente che interagiscono in un determinato ambiente, costituendo un sistema autosufficiente e in equilibrio dinamico.
“L’ideale della cultura americana del self made man è un’immagine tanto tragica quanto la dipendenza distruttiva dall’iniziativa di un despota benevolo. Tutti noi abbiamo bisogno di un aiuto continuo, gli uni dagli altri e questo tipo di interdipendenza è la più grande sfida alla maturità del funzionamento individuale e di gruppo”. Kurt Lewin
La ricerca-azione è un tipo di ricerca che sintetizza due momenti fondamentali: il momento teorico di studio, analisi, osservazione conoscenza della realtà e quello pratico di intervento, che si condizionano l’un l’altro secondo un processo integrato e dinamico. Questo metodo può essere visto, con le dovute distinzioni, come un laboratorio sperimentale dove la dimensione del gruppo è uno strumento importantissimo di cambiamento, concetto che non si può scindere da quello di apprendimento.
L’essere umano è un soggetto attivo storicamente e culturalmente, situato in uno specifico contesto ambientale che pone vincoli ed opportunità. L’azione ha il suo senso costruttivo come processo che integra sfera individuale e sociale, fornendo all’individuo la possibilità non solo di adattarsi al contesto ma anche di cambiarlo.
Risulta quindi importante aumentare l’empowerment delle persone, a livello individuale, gruppale, organizzativo, delle comunità locali e anche di quelle virtuali in cui i cittadini vivono, seguendo dei principi guida:
“I meccanismi che possono attivare un cambiamento di modello sono l’errore, il caso e l’umorismo”. Edward De Bono
Se il pensiero critico aiuta a fare delle scelte, il pensiero creativo aiuta a esplorare nuove idee. Come è già stato sottolineato nelle descrizioni precedenti, una parte ha bisogno dell’altra e tutto è interconnesso. Analisi, selezione e probabilità, per non diventare censorie, hanno bisogno di generazione, apertura e possibilità.
La creatività è una funzione normale e necessaria e in quanto funzione può essere appresa, sviluppata e migliorata. Non è un dono o una formula magica, piuttosto è un abito che tessiamo giorno per giorno, partendo dal tessuto che abbiamo a disposizione.
Come tutti i sarti abbiamo bisogno di un cartamodello: prendendo di nuovo a prestito una frase di De Bono, il pensiero creativo è, “semplicemente”, la disponibilità a cambiare intenzionalmente modello all’interno di un sistema basato su modelli.
“Spesso vista erroneamente come un metodo di coltivazione biologica, la permacultura è piuttosto uno sforzo collaborativo su scala mondiale per riprogettare il nostro impatto sulla Terra”. Stefan Geyer
La permacultura è un framework di progettazione, cioè un insieme di elementi, relazioni, regole e impostazioni che permette di progettare soluzioni senza dover “inventare ogni volta la ruota”.
È ecologia applicata, per progettare ambienti umani sostenibili.
È vietato ogni tipo di utilizzo delle grafiche senza il consenso scritto dell’autore.
mailto: alessandrovalente@permaculturetraining.it
Hash Blockchain: 0x2FFC37F3B60FFC4FBDD199E64417D4E012A574B1E0EAD0A819110D03A9679600